S.Messa “unica”

PROGRAMMA ESTIVO S. EUCARESTIA

SABATO E DOMENICA alternativamente

nelle chiese di sant’Eusebio e del Cuore Immacolato di Maria

messa-unica

Apri pdf con calendario della S.Messa unica domenicale

Cari fratelli e sorelle,

dopo il cammino delle nostre comunità parrocchiali di Sant’Eusebio e del Cuore Immacolato di Maria realizzato con la messa unica per i mesi estivi di luglio, agosto e un po’ di settembre dello scorso 2013;

dopo le assemblee interparrocchiali pastorali del 20 ottobre 2013 e del 25 gennaio 2014 ove abbiamo verificato e ridiscusso della messa unica interparrocchiale;

dopo la pubblicazione delle “Riflessioni sulla messa unica” del 22 febbraio 2014 e la raccolta di alcune risposte scritte da parte vostra;

tenuto conto del calo di presenze alle messe estive per entrambe le comunità parrocchiali;

valutato il rischio che alcuni fedeli avranno di non sentirsi ascoltati, o di pensare che vivere la chiesa sia una semplice democrazia, per cui la maggioranza vince, senza tenere conto che i valori non sono negoziabili (esattamente come avvenne per il referendum sull’aborto: infatti se anche un tempo ad esso risultò favorevole la maggioranza, non per questo cessò di essere un male oggettivo – perdonate l’esempio peraltro forte e inequivocabile!);

cercando di attuare la richiesta ormai trentennale dei nostri vescovi italiani che ci spronano con lo slogan: “PIÙ MESSA (al singolare) E MENO MESSE (al plurale) cercando di crescere nella qualità dell’Eucarestia e non nella quantità;

DESIDERO COMUNICARE il discernimento che come pastore mi riguarda per guidare le nostre comunità parrocchiali ad un cammino di crescita nella comunione, per testimoniare che essere discepoli di Gesù ci fa fratelli e sorelle di tutti i battezzati soprattutto e anche di tutti gli uomini e donne figli di Dio; e che dovremmo sentirci ugualmente a casa in ogni chiesa:

SCELGO dunque, per i prossimi mesi estivi, di celebrare alternativamente sia sabato che domenica un’unica messa festiva una volta nella Chiesa di sant’Eusebio a Valle Mosso e una volta nella Chiesa del Cuore Immacolato di Maria.

So che questa esperienza ci metterà in discussione e ci obbligherà a cambiare anche alcune nostre abitudini, ma il fine è quello della comunione, del sentirci a casa in ogni chiesa, di mettere al centro e prima di tutto il Signore che viene ad incontrarci, che ci chiede di fare famiglia insieme, al di là di ogni abitudine che invece finisce per mantenere distanze e muri o spesso anche solo indifferenza reciproca, ferite alla sostanza dell’essere cristiani e talora anche scandalo per i lontani. So che per gli abitudinari della messa prefestiva del sabato a sant’Eusebio, la nuovo programmazione sarà fonte di qualche disagio, ma ricordo anche che la centralità va alla domenica e che il fatto di partecipare alla messa del sabato per aver la domenica libera è in fondo (salvo motivazioni di lavoro o di impegni assolutamente improrogabili) una scorciatoia non coerente con il nostro essere discepoli di Cristo.

In questa settimana, dopo aver celebrato domenica 18 maggio la santa Cresima per 10 nostri ragazzi/e al Cuore Immacolato di Maria, dopo aver avuto la grazia di rallegrarmi (e spero anche di rallegrarci!) per l’aiuto della cantoria di Valle Mosso e degli animatori dell’Oratorio PierGiorgio Frassati per l’animazione della celebrazione, esco riconfermato della bellezza di camminare insieme come comunità chiamate a essere una sola famiglia; ricordo con gioia e mi pare un programma ancora e sempre valido quanto proposto nel 2011 da Caritas di fronte all’emergenza profughi: “Nessuno da solo ce la può fare”.

Tenuto conto di quanto sintetizzato poc’anzi, SCELGO DI CAMBIARE ANCHE GLI ORARI che ci permetteranno di vivere con distensione anche il termine delle celebrazioni eucaristiche senza la fuga delle “frecce rosse”, ovvero di coloro che all’invio del sacerdote “andate in pace” se ne vanno senza salutare nessuno o pochissimi, quasi come quando al bancomat, ricevuto il servizio richiesto, ce ne torniamo solitari alle nostre occupazioni; dunque LA CELEBRAZIONE DEL SABATO SARÀ ALLE ORE 17.00, E ALLA DOMENICA, ALLE ORE 10H00.

Visto il desiderio che al termine di ogni Eucarestia ci sia lo spazio per un momento di fraternità con la possibilità di gustare una bibita, un caffè, un biscotto o un salatino, un aperitivo, chiedo, a chi desidera, di dare la sua disponibilità ad organizzare con semplicità questi momenti. Sarebbe bello che più persone dessero la loro disponibilità a preparare; a questo riguardo esporremo un calendario in cui ciascuno potrà segnarsi. Naturalmente la casa parrocchiale di Sant’Eusebio è sempre logisticamente disponibile per preparare il tutto, se qualcuno non potesse utilizzare la propria cucina.

Al termine di questo nuovo cammino avremo modo di verificare quanto lo Spirito Santo avrà detto e ridetto a ciascuno e a tutti! Rimaniamo aperti, osiamo metterci in discussione con umiltà e coraggio! Non lasciamoci rubare la gioia di celebrare con fede e con fraternità l’Eucarestia, soprattutto quella della Domenica!

Concludo citando papa Francesco nella sua esortazione apostolica “La gioia del Vangelo” nr. 91-92: “È necessario aiutare a riconoscere che l’unica via consiste nell’imparare a incontrarsi con gli altri con l’atteggiamento giusto, apprezzandoli e accettandoli come compagni di strada, senza resistenze interiori. Meglio ancora, si tratta di imparare a scoprire Gesù nel volto degli altri, nella loro voce, nelle loro richieste. È anche imparare a soffrire in un abbraccio con Gesù crocifisso quando subiamo aggressioni ingiuste o ingratitudini, senza stancarci mai di scegliere la fraternità.

92. Lì sta la vera guarigione, dal momento che il modo di relazionarci con gli altri che realmente ci risana invece di farci ammalare, è una fraternità mistica, contemplativa, che sa guardare alla grandezza sacra del prossimo, che sa scoprire Dio in ogni essere umano, che sa sopportare le molestie del vivere insieme aggrappandosi all’amore di Dio, che sa aprire il cuore all’amore divino per cercare la felicità degli altri come la cerca il loro Padre buono. Proprio in questa epoca, e anche là dove sono un «piccolo gregge» (Lc 12,32), i discepoli del Signore sono chiamati a vivere come comunità che sia sale della terra e luce del mondo (cfr Mt 5,13-16). 

Sono chiamati a dare testimonianza di una appartenenza evangelizzatrice in maniera sempre nuova.[70] Non lasciamoci rubare la comunità”!

Mi pare che questa esperienza ci permette anche di vivere e mettere in pratica il principio citato da papa Francesco per cui il tempo è superiore allo spazio. Questo principio permette di lavorare a lunga scadenza, senza l’ossessione dei risultati immediati. Aiuta a sopportare con pazienza situazioni difficili e avverse, o i cambiamenti dei piani che il dinamismo della realtà impone. E’ un invito a assumere la tensione tra pienezza e limite, assegnando priorità al tempo. […] Dare priorità al tempo significa occuparsi di iniziare processi più che di possedere spazi. Il tempo ordina gli spazi, li illumina e li trasforma in anelli di una catena in costante crescita, senza retromarce. Si tratta di privilegiare le azioni che generano nuovi dinamismi” (EG 223).

E’ quello che mi auguro e vi auguro nella speranza di non subire gli eventi, ma di cogliere le opportunità di grazia che la nostra storia ci offre: quella di vivere con maggiore radicalità e con maggiore gioia il Vangelo.

Con affetto e amicizia!

Il vostro parroco

don Mario Foglia Parrucin

Nota Bene: Nel caso dei pellegrinaggi ad Oropa e al Santuario della Brughiera sarà mantenuta l’Eucarestia del sabato nella chiesa di Sant’Eusebio.

Post scrittum: Molto presto sarà possibile avere accesso ad un sito internet interparrocchiale dove poter trovare il calendario con tutti gli eventi, proposte, liturgie, incontri delle 2 parrocchie.

Roasio, 20 maggio 2014 memoria di san Bernardino di Siena